Si comunica che con la recente pubblicazione sul BURAS della Legge Regionale 05 febbraio 2024, n. 1 con l’articolo 3 comma 3, anche i Comuni con popolazione residente alla data del 31/12/2022, inferiore o sino a 3000 abitanti possano beneficiare del contributo di cui all’art. 13, comma 2, lettera a), della medesima legge regionale n. 3 del 2022, meglio noto come “Assegno di natalità” per l'anno 2024.
La misura prevede il riconoscimento di un assegno mensile a sostegno delle famiglie con dei figli nati a partire dal 1/1/2024 per 5 anni, nella misura di euro 600 per il primo figlio ed euro 400 per il secondo o in misura maggiore di figli.
La misura in parola è disciplinata dalle linee guida adottate con DGR n. 19/80 del 1.6.2023 che si devono continuare ad osservare integralmente come avvenuto nell'anno precedente seguendo anche tutte le indicazioni di chiarimento e di corretta interpretazione già trasmesse
I genitori destinatari dei benefici economici devono:
- essere cittadini italiani o di uno stato membro dell’Unione Europea o di una nazione non facente parte dell’Unione Europea, in possesso di regolare permesso di soggiorno alla data di pubblicazione dell’avviso da parte del Comune beneficiario dei contributi;
- essere residenti in uno dei Comuni della regione Sardegna che alla data del 31 dicembre 2020 avevano una popolazione inferiore ai 3.000 abitanti;
- avere trasferito la residenza in un comune con meno di 3.000 abitanti e mantenerla, per almeno 5 anni, insieme alla dimora abituale, pena la decadenza del beneficio;
- avere uno o più figli fiscalmente a carico, nati nel corso del 2022-2023 o nel 2024, anche in adozione o affido preadottivo;
- almeno uno dei genitori deve avere la residenza e la coabitazione insieme al figlio nato/adottato o in affido;
- non occupare abusivamente un alloggio pubblico;
- essere proprietari di un immobile ubicato nel Comune di residenza, o averne la disponibilità in virtù di un contratto di locazione, di comodato o altro titolo equivalente. L’immobile deve essere destinato a dimora abituale per l’intero periodo di godimento del beneficio;
- esercitare la responsabilità genitoriale e/o la tutela legale.
Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti rivolgersi al servizio sociale del Comune di residenza.
Le domande si presentano al comune di residenza nei giorni e secondo gli orari di apertura al pubblico.